La versione di Cruciani sulla rissa tra Sgarbi Mughini
Cruciani e la tele-rissa
«Ho evitato a Mughini un finale peggiore»
Il re della "Zanzara" rivive lo scontro tra il giornalista e Sgarbi al Costanzo Show:
«Sono sempre a favore del duello verbale, ma le mani addosso mai». E Bonolis...
Fabrizio Biasin per Libero del 6 maggio 2022
Ma che ca**o avete combinato?
«Perché "avete"? Io che c'entro?».
Vuoi dirmi che non era tutto organizzato? Che non ne sapevi niente? Ma cosa abbiamo, l'anello al naso?
«Ma sei pazzo? Ma quale organizzato, ma ti pare? Stava procedendo tutto nella massima serenità, poi quei due sono esplosi ed è successo quello che è successo».
"Quei due" sono Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini, l'intervistato, invece, è Giuseppone Cruciani, testimone oculare della tele-rissa che tutto il mondo-parlare-fa (si fa per dire) e che è andata in scena mercoledì notte al Maurizio Costanzo Show.
Dai, racconta.
«Beh, che tra i due non corra buon sangue lo sanno tutti da tempo. Nel 2019 da Brindisi (conduttore di Rete4 ndr) andò in scena il primo round ma riuscirono a dividerli in tempo».
Stai dicendo che Costanzo li ha messi sul palco per fare il secondo round?
«Ma neanche per idea! Non c'era la minima avvisaglia, nessun principio di ostilità, poi ci siamo messi a parlare delle sanzioni agli artisti russi e...»
...ed è scoppiato il casino...
«Sgarbi gli ha dato dell'imbecille e al primo imbecille Mughini è scattato...».
...Tipo Jacobs a Tokyo 2020... Ma secondo te c'era premeditazione? Cioè, voleva dargliele davvero?
«Ma no! Nessuno voleva la rissa, né gli autori, né Costanzo e neppure i due. Sgarbi, per dire, non si aspettava l'aggressione e infatti si è fatto trovare impreparato...».
È andato giù al primo colpo, effettivamente Rocky era un'altra cosa...
«È caduto all'indietro e all'inizio ci siamo spaventati: ha perso gli occhiali, gli è caduto un finto quadro in testa...».
Curiosa questa cosa del quadro che cade in testa a Sgarbi.
«Eh, pare una metafora».
Poi ti sei messo in mezzo a fare da paciere come un Fabio Fazio qualunque, da te non ce lo aspettavamo francamente.
«Al Bano ha "raccolto" Vittorio, io ho preso Giampiero e in qualche modo l'ho salvato».
In che senso?
«Se andava avanti faceva danni più gravi di quelli che ha fatto. Gli ho evitato guai peggiori. Io sono da sempre perla filosofia "evviva lo scontro verbale", ma mai quello fisico».
Che ti ha detto Mughini?
«Mi ha detto "se uno viene insultato cosa deve fare?", gli ho risposto "digli tutto quello che vuoi ma non andare oltre". Chi mette le mani addosso passa automaticamente dalla parte del torto, Mughini ha sbagliato».
Quindi stai dalla parte di Sgarbi?
«Non sto dalla parte di nessuno, ma non mi piacciono le mani addosso. Evviva il trash talking e la rissa verbale, ma non si deve andare oltre».
Beh, anche sul linguaggio c'è un limite.
«Ma va, ci sta che un conflitto tra due "nemici" venga risolto con epiteti liberatori».
Costanzo come l'ha presa?
«Ha insistito perché i due facessero pace e, infatti, alla fine si sono dati il "pugnetto" ma, ti dirò, non erano troppo convinti... Diciamo che è stata una finta pace».
E Bonolis?
«Era molto divertito. Mi ha detto "è stato uno dei momenti televisivi più belli di sempre". Anche io, ti dirò, mi sono più divertito che scandalizzato».
Ne ero certo. E Al Bano?
«Ha detto che era scioccato, ma poi ha cantato serenamente la sua canzone. Anzi, la trasmissione in generale è andata avanti tra i sorrisi. Pure la Zanicchi ha cantato».
Insomma, un fuoco di paglia.
«In realtà i due si sono beccati anche sul tema mascherine, ma lì si è messa in mezzo la Zanicchi ed è tornata subito la calma».
Mica male il Costanzo Sciò...
«Eh, la prima puntata c'è stato Santoro contro Mentana, la seconda Mughini-Sgarbi, chissà la terza!».
Che mi dici dei criticatissimi talk italiani?
«Ah, guarda, io sono assolutamente "pro": è giusto che in tv vadano i putiniani, è giusto che questa sorta di "teatro delle opinioni" dia spazio a tutte le voci. Da questo punto di vista siamo meglio noi di tanti altri Paesi».
Non si rischia di esagerare?
«La verità è che queste trasmissione sono viste sempre dallo stesso numero di persone, un milione o poco più, una piccola parte di italiani che vuole il contraddittorio. E se uno dice "io non partecipo perché ci sono Tizio e Caio" stia pure a casa e non rompa i coglioni».
E sulla questione "ospiti a pagamento" con chi stai?
«Ma che problema c'è se uno viene pagato? All'inizio uno viene gratis perché ha bisogno di visibilità, poi è normale che riceva un compenso per il tempo impiegato e tutto il resto. Alcuni dicono che i soldi condizionano le ospitate ma, credimi, è una cazzata».
Io credo in te sempre, Giuseppe.
L'anticipazione della rissa, nell'articolo del 4 maggio 2022 di Grazia Sambruna sul MowMag
Rissa Sgarbi-Mughini al Costanzo Show. Il testimone dalla prima fila: “Le offese, poi le botte. Niente di finto”. Ecco cosa andrà in onda stasera
Marco Salvati, storico autore televisivo da sempre al fianco di Paolo Bonolis, ha assistito alla telerissa tra Giampiero Mughini e Vittorio Sgarbi al Maurizio Costanzo Show direttamente dalla prima fila del Teatro Parioli. "Ancora sotto choc", il nostro testimone oculare racconta a MOW retroscena esclusivi in vista della messa in onda di questa sera, mercoledì 4 maggio tra Cruciani "che non ha fatto un cazzo" limitandosi godersi la bagarre geriatrica, la caduta rovinosa del prode Vittorione furioso e l'oggetto della contesa tra i due: la pace
"È successo tutto in un lampo, neanche il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo e già quei due anziani si stavano menando di brutto".
Così Marco Salvati, storico autore di Paolo Bonolis, ci racconta le botte da orbi tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini durante la registrazione del Maurizio Costanzo Show, a cui lui ha assistito, in rappresentanza del team di Avanti un altro, dalla prima fila del Teatro Parioli di Roma.
La puntata, celebrativa dei 40 anni del programma, andrà in onda questa sera, mercoledì 4 maggio, a partire dalle 23.45 su Canale 5 e, con ogni probabilità, conterrà anche l'alterco tra i due riottosi intellettuali televisivi in versione estesa. Le prime immagini della lite, sono già state diffuse da Dagospia e hanno inevitabilmente fatto il giro del web.
Ma non abbiamo resistito alla tentazione di farci raccontare questa epica vicenda da un prestigioso testimone oculare come Marco Salvati che ci risponde mettendo subito le mani avanti: "Quella scena è stata uno choc e proprio perché è stata uno choc, forse qualcosa ho rimosso.
Ricordo bene, però, le risate che ci siamo fatti con Paolo (Bonolis, ndr) per l'assurdità dell'intera vicenda, non riuscivamo a smettere!".
Non dubitate, amanti del trash, possiamo assicurarvi che, choc o no, i retroscena e gli aneddoti che l'autore ci ha regalato siano davvero più precisi di un foglio Excel. E no, garantisce lui: "Non si è trattato di una finta, quei due si sono menati sul serio!".
Allora, cos'è succeso?
Sgarbi stava presentando due opere d'arte, una del Canova e l'altra del Cagnacci, riprodotte su tela. A un certo punto ha detto di essere felice di parlare di queste cose così belle, durante il periodo di guerra che il mondo sta attraversando, citando poi il conflitto tra Russia e Ucraina, ovviamente. Da qui, il finimondo.
Come mai?
Bella domanda! La situazione si è resa subito convulsa ma, da quello che sono riuscito a evincerne, Mughini ha reagito male al fatto che Sgarbi avesse citato l'Ucraina perché l'aveva ritenuta un'uscita fuori luogo: il contesto era la celebrazione dei 40 anni del Maurizio Costanzo Show e parlare di guerra non c'entrava nulla, insomma. Ne è nata una piccola disquisizione sulla pace ma qualcosa deve essere andato storto perché Sgarbi si è acceso in 3,2,1 ed è intervenuto in modo verbalmente molto aggressivo... La rissa, insomma, è partita mentre stavano entrambi parlando di pace. Bellissimo.
Concordiamo. Le parole scatenanti le ricorda?
Prima di tutto, Sgarbi ha dato a Mughini del coglione. O qualcosa del genere. Di sicuro, subito dopo, gli ha gridato anche: "Rottinculo". Poi si è alzato in piedi, dall'alto dei suoi quasi 70 anni che avrebbe compiuto di lì a poco (l'8 maggio, ndr) e anche Mughini, 81enne, ha lasciato la sedia, come fossero agli angoli di un ring. Subito hanno iniziato a spintonarsi a vicenda. Se da questo spintonamento, Mughini ne è uscito con un piccolo caracollio che lo ha fatto retrocedere di un paio di passi, Sgarbi invece è rovinosamente caduto all'indietro e non solo: una delle due tele, quella del Cagnacci, gli è pure cascata addosso.
E in tutto questo, Cruciani?
In tutto questo Cruciani non ha fatto un cazzo e si è goduto la scena.
Anche lei se l'è goduta?
Non saprei dire... È stato uno spettacolo imbarazzante. Quindi meraviglioso. Vi ho assistito sentendomi travolto: tra il divertito e lo stupefatto.
Non le ha dato l'impressione di una telerissa finta, di qualcosa di organizzato a tavolino?
Assolutamente no. L'ho detto subito ai miei vicini della prima fila: "Sta succedendo davvero, questi due anziani malconci si stanno menando sul serio!".
E poi com'è finita?
Beh, li hanno divisi e hanno mandato la pubblicità.
Durante la pausa pubblicitaria lo scontro, almeno verbale, è proseguito?
No. Anche perché, come si vedrà nella puntata di questa sera, Costanzo ha furbescamente fatto sedere al posto di Sgarbi un campione di pugilato. Vittorio, a quel punto, è subito sceso in prima fila con noi, in modo da poter stare ancora più lontano da Mughini. Ma c'è un colpo di scena...
Speriamo sia un degno di quanto occorso finora...
Sì. Devo dire che alla fine i due, come se nulla fosse appena successo, si sono comportati da gentiluomini, stringendosi la mano. "Non è la prima volta che ci affrontiamo", si sono detti. E Sgarbi, intelligentemente, ha chiuso dicendo: "Se neanche due singole persone riescono a essere civili parlando del conflitto, figuriamoci quanto potrà essere difficile trovare un accordo per due intere nazioni!". Lì, è partito l'applauso.
Tra i due chi era Putin e chi Zelensky?
Beh, è partito tutto dall'agressione di Sgarbi, quindi in questo senso lui è stato il Putin della situazione (ride, ndr). Anche se poi è quello che ci ha rimesso di più, cascando a terra così rovinosamente. Inoltre, per quello che ho capito dalla concitazione del momento, devo dire che Mughini e Sgarbi non è che avessero pareri contrastanti o fossero "avversari". Si stavano entrambi dichiarando neutrali, auspicando la pace. Non c'era nessun tipo di contrasto, fino a che... è scoppiata la rissa.
Quindi si sono menati pur essendo d'accordo?
Sì. E andata esattamente così. Molto cringe.
Ma in tutto ciò, secondo lei, le risse in tv "funzionano" ancora o hanno fatto il loro tempo?
Personalmente, a me diverte il sangue. Sono una specie di Cruciani che si trattiene molto perché facendo tv, certe cose le devo censurare. Non ho mai fatto una televisionne "rissaiola", a meno che Ciao Darwin possa rientrare in questa definizione ma non credo: quel programma è un gioco dove non si è mai menato nessuno. L'unica mia perplessità sul momento è stata quella di interrogarmi in merito all'opportunità di mandare in onda questa patetica rissa tra signori âgée. Ma, fortunatamente, non era un problema mio.
E se invece lo fosse stato? L'avrebbe mandata in onda?
Sì. La notizia è uscita subito quindi non si poteva più evitare la messa in onda. Sarebbe folle tagliarla, a questo punto. Anzi, addirittura si potrebbe parlare di censura. Il problema si sarebbe posto realmente se non se ne fosse saputo niente, ma oggi con i social, gli smartphone e via dicendo... sarebbe stato impossibile che non se ne parlasse già durante la stessa registrazione.
A maggior ragione, mi perdoni se torno su questo punto, non può proprio essere stata una mossa per lanciare il programma?
No, assoltamente. Oddio, Sgarbi durante la rissa aveva in mano il suo nuovo libro su Raffaello. Quindi non saprei, magari avrà voluto immolarsi in nome della sua stessa opera. Ma davvero non credo che sia così pazzo (ride, ndr).
Tra l'altro: da quel che lei ha potuto vedere, Sgarbi si è fatto male sul serio cadendo?
Ne dubito. Appena sceso dal palco, è venuto a sedersi proprio di fianco a me: non aveva ferite né contusioni. Comunque, davvero: non so ancora se continuare a ridere o sentirmi sotto choc. In ogni caso, non essendosi poi fatto male nessuno, a maggior ragione si può dire: tutto bellissimo.
La versione di Cruciani, nell'articolo del 5 maggio 2022 di Grazia Sambruna sul MowMag
Rissa al Costanzo Show, Cruciani: “Io paciere, ho impedito a Mughini di menare ancora Sgarbi”. E su Zan: "Perderà di nuovo"
Dopo che Marco Salvati ha svelato a MOW i retroscena della telerissa dell'anno tra Mughini e Sgarbi al Maurizio Costanzo Show, parlando di mancato intervento di Giuseppe Cruciani per sedare la lite, il conduttore de La Zanzara non ci sta e risponde: "Gli ho detto 'Giampiero, basta. Stai facendo una cazzata' quando, anche se in tv non si è visto, stava per attaccare di nuovo Vittorio. Così si è fermato". Chiarito ciò, Cruciani si scatena contro la freschissima riproposizione in Senato del Ddl Zan che "non passerà, perché Zan rappresenta solo se stesso". E poi ancora sul dibattito in merito al diritto all'aborto in Usa: "Io sono superabortista, ma...". Infine, nessuno tocchi la libertà di parola. Anche quella di dire "froci"
Giuseppe Cruciani ha avuto un ruolo nello svolgersi della telerissa dell'anno: ha fatto da paciere tra un Gampiero Mughini "come Will Smith agli Oscar" e il sempre pacioso Vittorio Sgarbi. Anzi, di più: il conduttore della Zanzara rivela a MOW che sarebbe stato proprio lui a impedire che il pestaggio continuasse. "Non è vero che non ho fatto un cazzo, mi sono goduto quella scena straordinaria, certo. Ma poi gli ho detto 'Giampero, basta: stai facendo una cazzata' e così Mughini ha desistito, rinunciando a un secondo attacco che stava per sferrare ai danni di Sgarbi". Da qui, impossibile non allargare il discorso alla "mafia gay" citata da un contestatissimo Barbareschi (che Cruciani, invece, difende), al Ddl Zan proprio in queste ore riproposto in Senato e che per il pungente conduttore "non passerà. Perché Zan rappresenta solo se stesso". Cruciani paciere di bieche botte da orbi geriatriche e mediatiche, Cruciani "superabortista", "ma l'America, come anche l'Italia può e deve contestare il diritto all'aborto quando vuole". Tanto a Cruciani, storicamente, "non frega un cazzo". La versione della Zanzara, senza censure, è su MOW.
Allora, Marco Salvati ci ha detto che lei durante la telerissa tra Sgarbi e Mughini al Maurizio Costanzo Show "non ha fatto un cazzo" per sedare la lite. È vero?
Ma no! Certo, sono stato preso alla sprovvista dalla situazione che è esplosa all'improvviso perché Mughini al primo attacco verbale, al primo "Imbecille" di Sgarbi non ha risposto: è scattato come un serpente, passando subito alle mani. Siamo rimasti tutti stupiti.
E insomma, stupefatto, si è goduto la scena...
Certo! Come non goderne? È stata una scena reale, vera, fantastica.
Però a La Zanzara ha detto di aver fatto da paciere. In che senso?
Io sono uno che appartiene alla scuola "sgarbiana" della massima violenza verbale senza alcuna violenza fisica. Perché agli insulti si risponde con gli insulti, non con le mani. Di conseguenza, quando ho visto che Mughini stava per tornare all'attacco fisico una seconda volta, l'ho fermato.
Una seconda volta? Come l'ha fermato?
Durante la pubblicità - che, lo preciso, non è stata un'interruzione forzata, semplicemente si era arrivati alla fine del minutaggio di quel blocco di registrazione - gli ho detto: "Giampiero, basta. Stai facendo una cazzata". Così, lui ha desistito. Il mio intervento non si è sentito in puntata perché, appunto, in quel momento le telecamere non stavano riprendendo. Quindi che non ho fatto un cazzo non proprio vero. Comnque, in questa vicenda c'è chiaramente un aggressore e un aggredito, se la vogliamo mettere su questo piano.
E per lei chi dei due sarebbe l'aggressore?
Mughini, non c'è dubbio.
Come si spiega una reazione così violenta?
Nulla giustifica la violenza fisica. La reazione di Mughini non viene certo da un singolo insulto, ma è figlia di quanto già successo in passato tra i due: si erano scontrati più volte e forse mai chiariti fino in fondo. Infatti, ancora prima della registrazione, avevo chiesto a Mughini se si fossero riappacificati.
E cosa le ha risposto?
Che si erano incontrati una sola volta, senza aggiungere altro.
Dopo la tramissione ha parlato con Mughini?
No. Perché è scappato via subito. Credo che si sia reso conto fin dal primo momento di aver sbagliato.
Si è reso conto della figura di merda, insomma...
Ma che figura di merda? È stata una cosa televisivamente straordinaria. E la telerissa è straordinaria solo quando è vera perché nasce da pure animosità e disistima reciproche, senza niente di costruito ad arte. Come in questo caso. Solo che la situazione è andata troppo in là: Mughini voleva veramente fargli male, era evidente.
Quindi Mughini è il nostro Will Smith?
Sì. Sicuramente si è comportato allo stesso modo. E pensa il paradosso: poco dopo essersi reso protagonista di questa scena violenta, quando Costanzo ha mandato in onda delle clip di diversi storici "Uno contro tutti" con Umberto Bossi, lo stesso Sgarbi e Carmelo Bene, Mughini si è messo a criticare definendo quegli altissimi momenti di televisione come "roba beduina" perché a lui le telerisse non piacciono. Ma se cinque minuti prima era appena saltato addosso a Sgarbi perché gli aveva dato dell'imbecille, ma dai!
Beh, sempre cinque minuti prima, Sgarbi gli aveva dato più volte anche del "coglione" e del "fascista"...
Sì, ma quello dopo. E tutto si può dire. Però il punto è che all'aggressione verbale si risponde sempre e comunque con l'aggressione verbale. Non esiste che vai là e lo prendi a calci in culo.
Chiaro. Più avanti nella trasmissione, lei ha difeso Luca Barbareschi di recente ha parlato di una certa "mafia dei froci". E durante la trasmissione l'ha inserito tra i "Buoni" della settimana...
Allora, la lavagnetta su cui faccio la suddivisione dei buoni e dei cattivi della settimana è un momento televisivo che nasce per creare dibattito in studio. Non devo essere necessariamente d'accordo, a livello personale, con chi metto nell'una o nell'altra categoria.
Quindi non è d'accordo con Barbareschi sull'esistenza di questa "mafia dei froci"?
Barbareschi è stato molto criticato dalle associazioni gay per l'utilizzo della parola "froci" e perfino da Sgarbi per quello di "mafia". Per me se avesse detto "lobby" al posto di "mafia", non avrei avuto nulla da eccepire. Sono totalmente a favore del termine "froci" quando non è offensivo. E in questo caso non lo era.
Perché non le era?
Perché Barbareschi l'ha usato per riferirsi a una lobby che nella sua opinione fa preferire, sul lavoro e in particolare nel campo dello spettacolo e delle arti, una persona omosessuale a una competente. Sono perfettamente d'accordo: le conoscenze e i legami sono anche di questo tipo, può succedere. Ed è normale che capiti. Esattamente come può accadere che uno piazzi l'amante (donna) in un ruolo lavorativo a discapito di sconosciuti magari più competenti. Negare che esista questa cosa è assurdo. Barbareschi non ha detto nulla di "omofobo": la lobby gay è realmente molto forte.
Intanto il Ddl Zan è stato ripresentato giusto ieri in Senato...
Era inevitabile. Continuo e continuerò a batteremici contro come ho sempre fatto perché penso che, così come è stato scritto, sia un disegno di legge illiberale, limitante della libertà d'espressione. Se il Ddl Zan fosse stato già approvato, Barbareschi in questo momento sarebbe in galera solo per aver detto "froci".
E sarebbe in galera insieme a lei e Donatella Rettore che tenete tanto alla parola "froci"...
Esatto. Capisci l'assurdità?
Una previsione: secondo lei questa volta il Ddl Zan passerà?
No. Il Ddl Zan è solo un'operazione di bandiera che torna a esistere solo perché si avvicinano le elezioni. È pura campagna elettorale, oramai mancano circa 10 mesi e si scaldano i motori. È evidente: se con questa legislatura il disegno di legge non è andato a buon fine la prima volta, risulta impossbile che sotto la medesima legislatura, verrà approvato.
Mentre da noi si riaccende il dibattito su queste tematiche, in America si sta mettendo in discussione il diritto all'aborto...
La corrente antiabortista negli Stati Uniti è molto forte e legittimimamente sta scendendo in piazza per manifestare il proprio pensiero. Poi io sono un superabortista. Anzi, la legge italiana sull'aborto secondo me presenta fin troppi limiti. Sarei per allargare ulterioramente le maglie anche qui da noi. Però mi sta bene che chi ritiene, pure gli antiabortisti, manifesti contro eventuali decisioni della Corte Suprema che, in ogni caso, ancora non sono state prese. Non è la prima volta che succede, le proteste contro l'aborto sono qualcosa di ciclico in America...
Quindi, sì, fanno casino ma poi alla fine nella realtà dei fatti non cambierà niente?
Ma sì, secondo me non cambierà un cazzo. Anche se ho un'opinione diametralmente opposta sul tema, quella contro l'aborto la considero comunque una battaglia legittima, tanto quanto tutte quelle che non arrivano alla violenza fisica per manifestare le proprie opinioni. Da noi c'è stato un referendum, quindi il popolo ha già deciso ma se se ne volesse fare un altro, non ci sarebbe problema per me: gli antiabortisti non sono mica dei criminali di guerra, hanno semplicemente un pensiero diverso dal mio. Certo, mi dovrebbero spiegare quale sarebbe l'alternativa all'aborto. Perché una volta che dovesse essere vietato, poi cosa accadrebbe? Una donna dovrà tenersi un figlio contro la sua volontà? Si ritorna all'aborto clandestino? Non è che basti dare "scopate col preservativo" per evitare gravidanze indesiderate. Senza contare che gli antiabortisti spesso sono pure contro i contraccettivi quando non direttamente contro al sesso che non sia a scopo procreativo. Cose fuori dalla realtà.
Diceva che per lei ogni battaglia, se civile e non violenta, è legittima. Quindi lo sarebbe anche una battaglia contro questa "lobby gay"?
No. Ma che c'entra?
Beh, io la provoco. Poi faccia lei...
Non avrebbe senso una "battaglia" contro la "lobby gay" prima di tutto perché, in generale, stiamo parlando di una comunità che non fa alcun tipo di danno. Una cosa è Zan, un'altra sono tutte le variopinte sfaccettature di pensiero e opinione che per fortuna gli omosesssuali hanno come indiviidui. C'è come la pretesa che Zan rappresenti il mondo gay, quando invece Zan rappresenta se stesso e forse qualche associazione che a lui fa riferimento. Conosco omosessuali che sono inferociti contro Zan e il suo Ddl.
Con quali motivazioni?
Con le stesse motivazioni che ho sempre supportato anche io: sanno che tu sei Giovanni, non sei Giovanni "Gay". Sei Giovanni e con chi scopi sono cazzi tuoi. Per questo, non vogliono venire considerati una categoria da proteggere, come se essere omosessuali sia in qualche modo una fragilità. Inoltre, sono ben consapevoli che esistano già, per legge, aggravanti per quanto riguarda insulti e pestaggi. Sanno bene che l'omofobia non si cancella certo con una legge, quella è solo una favoletta nonché un modo per creare qualche conflitto gudiziario in più. Sanno anche che non c'è bisogno del Ddl Zan perché la nostra società tutela già in maniera molto chiara i diritti delle persone che sono colpite da atti di violenza, diffamazione, hater o cose di questo tipo.
Pensi se dovessero essere messi in gattabuia gli hater di Cruciani...
I miei hater possono stare tranquilli: non ho mai querelato nessuno. A me non me ne frega un cazzo.
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