L'ascesa di Fabrizio da Firenze
"Bring out the Gimp" direbbe il poliziotto sadico di Pulp Fiction.
Pronto per l'uso, rilasciato dalla gabbia in cui se ne stava riposto già abbigliato di tutto punto, il personaggio di Quentin Tarantino viene alla mente quando Cruciani, nel bel mezzo di un intervista, interrompe l'interlocutore per annunciargli bruscamente: "un attimo, c'è qui l'ascoltatore tizio che vuole intervenire, sentiamo cosa ha da dirci".
Senza voler fare un torto a Cruciani e alla redazione, che sono tutto fuorché disturbati sadici come i freaks di Tarantino, lo sguinzagliamento di Francesco da Firenze contro i due grossi calibri Vissani e Sgarbi, sembra quasi un supplizio applicato con cinico compiacimento, nella recondita presunzione che sia scritto nel destino delle loro prevaricanti e fortunate presenze mediatiche.
Nella puntata del 30 giugno Francesco da Firenze attacca Gianfranco Vissani, accusandolo di non avere titoli per criticare la politica del Governo sugli aiuti economici agli imprenditori, visti i suoi conclamati precedenti da evasore fiscale.
A distanza di una decina di giorni, l'incalzante Francesco da Firenze si fa trovare pronto ad azzannare un (fino a quel momento) flemmatico Vittorio Sgarbi.
Da dove spunta questo ascoltatore?
La sua prima traccia è abbastanza recente. Nei primissimi giorni del lockdown, Francesco da Firenze fece un attacco di rara efficacia contro Gottardo.
Si veda al min. 8:10 della clip sul quarto giorno della polemica tra Parenzo e Gottardo "derivate e fiocchi rosa - La Zanzara 11.3.2020".
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