La storia di Susanna: finale imprevisto
Il finale che non ti aspetti.
La parabola umana di Susanna della Salaria giunge a un capolinea imprevedibile.
La cura delle sofferenze fisiche (per l'ennesima aggressione da parte del racket) ha favorito l'intervento di un medico della psiche che ha rivoltato l'"Io" di Susanna come un calzino.
Per anni Susanna ha esercitato la propria attività pedalando su e giù per la via Salaria, ma negli ultimi mesi la sua anomala routine è stata più volte sconvolta.
Prima di tutto, durante lockdown per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, l'equilibrio di Susanna è risultato particolarmente precario.
Poi, affacciatasi timidamente alla fase due, la prostituta-ciclista Susanna ha subito l'inflessibile intervento sanzionatorio degli agenti della Municipale.
La questione amministrativa si è successivamente risolta e Susanna ha potuto rimpossessarsi dei suoi consueti spazi lungo l'abituale via consiliare.
Ma proprio a questo punto è giunta l'intimidazione, violenta e terribile, da parte dei gestori del racket della prostituzione.
Susanna, dopo essersi ripresa dal primo atto intimidatorio ne ha ora subito un altro, ancora più terribile, che l'ha portata all'attuale condizione di degenza e prostrazione.
Aggiungi un commento