La Repubblica rispolvera Jonghi Lavarini
Repubblica già inizia con i dossier. Lucidato e rispolverato il sempre utile Jonghi Lavarini.
Giorgia Meloni e il "barone nero", il capo della "lobby nera" condannato per apologia di fascismo e odio razziale
Sfilano insieme in corteo nei quartieri ad alta densità di immigrati dove lui dice "siamo bianchi e cristiani e questa è la nostra identità" e lei rilancia "sono scesi cinque rom a dire ai cittadini guardate che controlliamo cosa fate". Brindano e scherzano all'esterno di un locale e si tengono a braccetto. "Grazie Roberto", dice Giorgia. Eccoli, in questo video, Giorgia Meloni e il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini, il neonazifascista candidato nel 2018 da FdI, già condannato a due anni di reclusione per apologia di fascismo aggravata dall'odio razziale e ritenuto il capo della "lobby nera" sulla quale, dall'ottobre scorso, indaga la Procura di Milano. Nelle immagini – siamo nel 2017-2018 - la leader di FdI e Jonghi Lavarini sembrano avere un rapporto di consuetudine. Insieme a loro, si riconoscono Carlo Fidanza – anche lui indagato come Jonghi nell’inchiesta "lobby nera" - e Ignazio La Russa.
Di Paolo Berizzi
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