
Da Cattivissimi Noi (giugno 2013)
Di scherzi telefonici ne avete fatti parecchi. Ma siete mai stati le vittime?
P: Per ora no ma ce lo aspettiamo.
C: In realtà ci è capitato a Perugia poco tempo fa. Eravamo in diretta dal Festival del giornalismo e ci chiamarono due omosessuali da Parigi: si misero a piangere perché in Italia non esiste il matrimonio gay. In realtà, erano due simpaticissimi ragazzi che chiamavano dalla piazza accanto. Finita la puntata vennero a trovarci.
Intanto ci sono politici che temono un vostro scherzo telefonico in qualsiasi momento…
P: Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, quando Bersani lo chiamò per dirgli che sarebbe diventato ministro, non ci credeva. Pensando che fossi io ha chiuso un po’ bruscamente la telefonata con il segretario del suo partito!
C: L’incubo di molti è fare la fine di Onida. Tra questi persino Bersani, come ha scritto poche settimane fa sul «Fatto Quotidiano» Loris Mazzetti, storico autore di Biagi e Fazio. A inizio aprile, quando ormai il suo tentativo di formare il governo era fallito e i “saggi” già scalpitavano, Bersani venne contattato – attraverso la batteria del Viminale – da Sonia Alfano. L’europarlamentare era stata incaricata dai dissidenti grillini di fargli recapitare un messaggio di disponibilità a trattare su un governo Pd-Sel-M5S. Quando, però, il segretario del Pd sentì la proposta riattaccò immediatamente «pensando» ha scritto Mazzetti, «a uno scherzo del solito Cruciani della Zanzara». Qualcuno dice che io e Parenzo abbiamo fatto naufragare il governo Bersani-Grillo! Esagerati.
P: Gasparri, invece, fece uno scherzo a Tremonti nei giorni dell’elezione del Presidente della Repubblica. «Sai Giulio che domani pensiamo di convergere su Prodi in nome della coesione nazionale?» Nessuna esitazione dell’ex ministro dell’Economia: «Voi de La Zanzara avete rotto le palle con queste telefonate! La dovete smettere con questi scherzi, io non sono mica Onida!» Clic.