
Da "Cattivissimi Noi" (giugno 2013)
Del governo Letta cosa pensate?
C: Difficile fare previsioni. Dal mio punto di vista un governo del genere o è rivoluzionario e propone qualcosa di nuovo o non ha senso. Dovrebbe essere rapido e deciso, invece arranca un po’, ha un passo lento. I partiti che lo sostengono dovrebbero spogliarsi del loro elettorato di riferimento e prendere decisioni impopolari. Ma non mi sembra che sia questa la direzione presa, basta vedere l’atteggiamento di Berlusconi sull’Imu. Poi capisco il dramma del Pd, che è vissuto per anni sull’antiberlusconismo e ora convive con Berlusconi al governo. È peggio del governo Monti: allora c’era solo qualche foto dell’Abc (Alfano, Bersani, Casini, ndr). Oggi l’ex pasdaran Franceschini è ministro insieme agli ex impresentabili. Detto ciò, ormai poco si può prevedere. Molto dipenderà dagli choc esterni, soprattutto le sentenze sul Cavaliere.
P: Le debolezze di tutti rafforzano il governo Letta. Nessuno ha interesse ad andare a votare e nessuno cambierà la legge elettorale, cosa che invece affretterebbe il ritorno alle urne. La riforma del Porcellum la terranno per ultima… Questo è un governo paraguru, con qualche spruzzatina di ingegno come la ministra per l’integrazione. Per me è fantastica sul piano estetico e simbolico ma ha anche un messaggio forte, si chiama ministero per l’integrazione e non dell’immigrazione. Ma avrà le mani legate perché il governo è sotto ricatto politico.
C’è un politico che potrebbe cambiare davvero le cose in questo Paese?
C: Renzi. Mi sembra che abbia il coraggio giusto. Almeno sul finanziamento pubblico e sulla riduzione dei parlamentari parla chiaro da tempo, come Grillo. Poi su economia e lavoro è più vago, un giorno sta con Ichino, il giorno dopo guarda più a sinistra. Alle primarie del Pd l’avrei votato ma sono stato vittima delle complicatissime regole per iscrivermi. Con delle primarie aperte, però, Renzi avrebbe vinto e probabilmente oggi sarebbe premier.
P: Renzi deve sperare che il governo Letta vada male perché, se riesce a fare due o tre cose e a far passare l’immagine di rinnovamento, rischia di restare a fare il simpatico sindaco di Firenze in stile Pieraccioni. Non ho votato alle primarie e non sono sicuro che avrei votato per Renzi. Mi piace il suo approccio alla politica ma non ha la statura di un Tony Blair.
Cosa avete votato alle ultime elezioni?
P: Non ho votato, ero fuori per lavoro e non ce l’ho fatta. Ma avrei votato Pd.
C: Ho votato per Grillo. L’ho dichiarato per tempo e così ho fatto.
Tu, Cruciani, vieni considerato di destra. Votare per il M5S è di destra?
C: Ho votato tante cose in vita, certo anche Berlusconi. Ma si può definire di destra uno che vuole il matrimonio e le adozioni gay e la legalizzazione della marijuana? Poi, per carità, io sono contro ogni forma di amnistia e indulto, penso che ci vogliano invece più carceri. Sono contro tutti i “perdonismi”. Sul terrorismo degli anni Settanta nessuno dei cosiddetti cattivi maestri si è alzato in piedi a dire «siamo stati dei coglioni, pensavamo cose orribili e abbiamo sbagliato».
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Chi saranno i “mostri” del 2013?
C: Qualcuno l’abbiamo già visto all’opera in questo scorcio di legislatura. Penso al senatore Marino Mastrangeli, uno che sembra arrivato un po’ per caso in Parlamento e si vanta di aver preso sessantaquattro voti alle parlamentarie. È un personaggio dei fumetti, che va in tv con la Costituzione in mano ma rifiuta di parlare con altri ospiti, finché viene espulso dal Movimento 5 Stelle per essere andato da Barbara d’Urso.
P: Anche per me i grillini saranno i “mostri” dell’anno, perché hanno l’idea mostruosa che la Rete sia uno strumento palingenetico e credono nella falsa trasparenza del pauperismo parlamentare. Sono dei Latouche in sedicesimo, sognano la decrescita declinata in modo grottesco.
C: Vogliamo parlare della senatrice cittadina Paola Nugnes? È quella che ci ha accusato in Senato di far parte di una grande lobby a favore dei petrolieri solo perché siamo nella lista di quelli che partecipano a Vedrò, che sarebbe il think tank di Enrico Letta, sponsorizzato anche da Enel ed Eni. La senatrice ha preso i nomi da internet senza controllare. Ma non c’è nulla di misterioso, andiamo semplicemente a fare la trasmissione in Trentino alla fine di agosto. Alla fine ci ha chiesto pure scusa. Aridatece Cirino Pomicino.