Medicina

Da "Cattivissimi Noi" (giugno 2013) 

   Nella lunga casistica di ascoltatori sui generis, avete dato spazio anche a quelli che hanno proposto le cure mediche più bizzarre.

     P: Il vincitore di questa classifica è senza dubbio un signore da Chieti che ci spiegò il suo metodo rivoluzionario per curare i porri e le verruche.

     C: Semplicissimo, dal suo punto di vista: basta bagnare i porri con il sangue del ciclo mestruale delle donne e tutto sparisce in pochi giorni. Aveva sperimentato questo sistema persino col figlio, con risultati miracolosi.

     P: Un’immagine raccapricciante. Però replicò convinto a tutte le obiezioni. Per cominciare: come ci si procura la materia prima, visto che non è che uno va in farmacia e chiede una “confezione di ciclo mestruale”? Secondo lui bisognava rivolgersi alla moglie, giusto quella volta al mese…

     C: Neanche di fronte all’ipotesi di una moglie ormai in menopausa o a un uomo rimasto vedovo si scoraggiò. Imperturbabile ci disse che ognuno di noi ha pur sempre una sorella, una nipote, una cugina a cui rivolgersi. Oppure, nelle situazioni disperate, una vicina. Non ricordo quante ambulanze abbiamo chiamato quella volta.

     P: Il giorno dopo mi chiamò Cruciani. Ho scoperto una cosa pazzesca, mi disse. Insomma, si era messo a cercare sul web mettendo insieme le parole sangue, mestruo e porri.

     C: L’ascoltatore aveva ragione da vendere! In un manuale di medicina popolare c’era scritto: «Rimedi per i porri: procurarsi una lucertola, tagliarla e lasciare colare il sangue sul porro per eliminarlo; oppure prendere un fagiolo crudo e strofinarlo sul porro, quindi buttarlo in un pozzo profondo; oppure prendere del liquido mestruale e versarne sul porro alcune gocce; oppure accendere un grande fuoco e versarvi del sale in modo da provocare degli scoppiettii e colui che ha i porri dovrà otturarsi le orecchie o scappare via per non sentirli; oppure prendere un fico acerbo e bagnare il porro con il lattice del fico. Ripetere l’operazione per sette giorni».

     P: Tu hai capito con chi ho a che fare?

     Com’è che dal dibattito politico si è arrivati a parlare di cose simili alla Zanzara? Non è un po’ esagerato? 

     C: No. Si mischia tutto. Adoro passare da un pazzo che parla di porri all’uscita del papa sulla lobby gay, passando per uno del Pd che si incazza col governo delle larghe intese.

     P: Decide Cruciani. Io lo seguo.
 

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Raffaele dalla provincia di Arezzo è sempre alle prese col problema delle emorroidi.
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