Da "Cattivissimi Noi" (giugno 2013)
Dal sacro passiamo al profano. In questa galleria di personaggi non posso non chiedervi di Maurizia Paradiso, una habitué della Zanzara.
C: Guarda, sarà venuta al massimo tre-quattro volte. La Paradiso è più di un “mostro”, è oltre. Grazie a lei, che chiama Berlusconi «il mio caro premier», abbiamo scoperto il Paolo Romani segreto di tanti anni fa quando, poco prima di entrare in politica, era suo editore a Lombardia 7. Era il ’93 e Romani le affidò la trasmissione di seconda serata Vizi privati, pubbliche virtù, tutto all’insegna di giochi erotici e striptease. Un programma cult, che ha fatto la storia delle tv private. «Ero reduce da Colpo grosso» ci ha raccontato Maurizia nel 2010, «ma Romani non voleva neppure incontrarmi. Allora andai agli studi televisivi e decisi di affrontarlo con decisione. Quando finalmente mi vide, prima mi disse che ero bellissima, poi mi sottopose a un provino molto attento. Le sue parole alla fine furono: “Cominciamo domani sera”. Era un editore intelligente, arguto, quando serviva rigido, che mi ha insegnato a fare tv alle 10 di sera». A forza di chiederle se c’era stata una storia tra loro, rispose: «Ci siamo amati, ma solo professionalmente».
P: A noi, però, interessava approfondire un altro aspetto della loro liaison. Quando Romani divenne ministro dello Sviluppo economico, il quotidiano «Libero» non solo tirò fuori la vecchia conoscenza tra i due ma parlò anche di un violentissimo litigio, finito a botte e con una tetta (finta) esplosa. A noi Maurizia disse che, sì, c’erano stati degli scontri durante la loro collaborazione, come è normale che sia quando si lavora assieme. Ma garantì che la protesi al seno scoppiò perché era scivolata per terra. Romani, insomma, non aveva nessuna colpa. I rapporti tra i due sono rimasti ottimi negli anni. Anzi, sempre quel giorno fatidico in cui Romani fu nominato ministro, Maurizia venne bersagliata dalle telefonate di giornalisti, che le chiedevano un’intervista. Lei chiamò subito Romani per dirgli che poteva stare tranquillo. Maurizia Paradiso non era come la D’Addario, non sputava nel piatto in cui aveva mangiato e tanto meno ricattava qualcuno! La sera stessa, nonostante le numerose richieste, rilasciò un’intervista solo a noi della Zanzara.
C: I colpi di scena con la Paradiso non finirono lì. Ti racconto una scena che ho visto con i miei occhi. Un giorno Parenzo le telefonò per invitarla in trasmissione. All’improvviso cominciò a ridere. Volevo sapere cosa stesse succedendo ma David non riusciva nemmeno a parlare. Mi passò semplicemente il telefono e mi fece segno di rifare il numero.
P: Era partita la segreteria telefonica: «Ciao sono Maurizia. Sai la differenza che passa tra il culo e Monti? Il primo scoreggia, il secondo scoraggia. Yuuuuhuuu. Lascia un messaggio…» Una cosa geniale!
C: Decisi di registrare il messaggio e di mandarlo in onda. Prova a immaginare il contesto: era metà aprile 2012, col governo Monti ben saldo, appoggiato da Confindustria. Io feci sentire questa roba sulla radio del «Sole24Ore». Successe un casino. Ma siamo ancora qui…
P: Un’altra volta ancora si presentò in trasmissione ubriaca.
C: Eravamo a Milano, in diretta da un concessionario di auto molto importante. Maurizia aveva palesemente bevuto, arrivò con una bottiglia di birra in una mano e una forma di prosciutto nell’altra. Ne disse di tutti i colori: allusioni sessuali, parolacce, ammiccamenti. Ad assistere alla scena c’erano alcuni manager allibiti del «Sole24Ore» e di Radio24, che nella stessa puntata già avevano sentito Daniela Santanchè paragonare la Minetti a Nilde Iotti: una era stata l’amante di Togliatti, l’altra… La Paradiso si mise per un quarto d’ora sulle ginocchia di David, disse qualche parola e la trasmissione finì. Per fortuna. Ma lo sai che quel matto di Parenzo è riuscito a invitarla in trasmissione persino il giorno del mio compleanno?
P: A volere essere precisi, era il giorno prima, perché il tuo compleanno cadeva di sabato. Le feci fare gli auguri cantati in diretta: «Son la Marilyn Monroidi della Zanzara, hippy birthday President Cruciani e figli froci… anche tu stai diventando Babbo Natale, su ben duro».