Il Botta e risposta Gramellini-Morgan
"Ma come si permette questo Gramellini? Mi ha detto che sono un pezzo di merda”. Morgan a "La Zanzara" su radio 24 si scaglia contro il giornalista del Corriere: "mi ha diffamato, mi ha messo al pubblico ludibrio in prima pagina, ha scritto puttanate, che non sono capace di intendere e di volere, che non saprei badare a me stesso". "Mi ha dato del narcisista, ma che è uno psicologo? Io sono un maestro d’orchestra che dirige 60 persone. Gramellini non so chi sia, io leggo Platone".
Il Caffè di Gramellini del 2 novembre 2022 sul Corriere
Il governo Morgan
di Massimo Gramellini | 02 novembre 2022
Per supplire alla chiusura dei rave party, il governo sembra intenzionato a farsene uno in casa, nominando Marco Castoldi, in arte Morgan, consulente musicale del sottosegretario Vittorio Sgarbi. La competenza di Morgan è fuori discussione, così come la sua inadeguatezza ad amministrare cose e persone, a cominciare da sé stesso.
Vale anche per il suo superiore: Morgan e Sgarbi sono due anarco-narcisisti di notevole cultura, discreto talento e scarsissimo autocontrollo. Questo me li rende istintivamente simpatici, ma è il genere di simpatia che nutro per i cani possenti e irritabili, quando li vedo passeggiare al guinzaglio e a distanza di sicurezza. Ovviamente un Morgan al guinzaglio non sarebbe di alcuna utilità. D’altra parte, un Morgan libero di scorrazzare a suo piacimento resisterebbe al governo per il tempo di un assolo, prima di andarsene in un rovesciar di accuse e di scrivanie.
E allora, che fare? Pur riconoscendo che a destra hanno ancora il coraggio di pescare tra gli irregolari (la sinistra ha perso da tempo il gusto di farlo, e infatti l’album della sua classe dirigente è una sfilza di figurine conformiste), non serve essere profeti per immaginare che l’esperimento avrà vita breve. Il potere ha regole immutabili, e la disciplina è una di queste, ma soprattutto è terribilmente noioso: un susseguirsi di abitudini burocratiche e compromessi pratici che non può convivere con la fantasia. Alla seconda riunione ministeriale, Morgan scapperebbe persino con Bugo.
Rassegna Stampa
Articolo su Dagospia del 3 novembre 2022
Da “la Zanzara - Radio 24”
“Questo si chiama Gramellini, una persona che non conoscevo. Mi ha praticamente scritto che sono un pezzo di merda…Questo meccanismo di dire ‘Morgan è un grande artista…’, è un meccanismo per potersi permettere la diffamazione.
Ma questo signore che si è permesso di dire certe cose, non solo ha detto che non sono autonomo, cioè che non sono in grado di intendere e di volere, ma che sono un narcisista, anarco narcisista, dovrebbe essere uno psicologo con una cartella clinica.
E’ come dire che ho un cancro, non posso permettere che mi dica queste cose, che ho un disturbo. Poi ha detto che sono un cane, non puoi dare del cane a un cittadino, non si può permettere di offendere così. Sono criticabile, non diffamabile. E’ un modo sofisticato per diffamare. Non si può fare”.
Questo lo sfogo di Morgan a La Zanzara su Radio 24 dopo l’articolo in prima pagina sul Corriere della Sera di Massimo Gramellini.
“Se io parlo di Stephen Hawking - aggiunge - non lo posso chiamare storpio, non hai sensibilità artistica e umana. Ha detto che non so badare a me stesso, ma che ne sa? E’ pazzo, è fuori di testa, come si permette, come si permette? Ma che ne sapete”.
Ma voleva dire che non sei capace di amministrare un’azienda, dice Parenzo: “Ascoltami, sai cosa significa fare arrangiamenti orchestrali per sessanta persone, avere il controllo, io sono un maestro d’orchestra, ma come si permette questo qua?”. Ma non è che un maestro si mette a dirigere il Corriere della Sera, aggiunge Parenzo: “Cosa stai dicendo? Ma vogliamo chiedere i requisiti alle persone che sono in Parlamento. E comunque ho diritto a essere rispettato come persona, mi ha messo al pubblico ludibrio sulla prima pagina del principale quotidiano italiano”.
Non puoi dirigere la Fiat, Morgan, dice ancora Parenzo: “Ma che ne sai tu? Ma cosa ne sai? Ma cosa ne sai, tu sei pazzo. Cosa stai dicendo. Non conosci la complessità di quello che faccio io, rispettami e non blaterare. Cosa ne sai?”. Non blaterare tu, dice ancora Parenzo: “Non ti permettere, sulla base di cosa ti permetti di dire certe cose, sulla base di cosa dici che non posso governare la Fiat? Che ne sai? Ma tu da dove vieni? Chi sei? Come ti permetti? Da dove vieni? Chi sei? Che titolo di studio hai? Mi hai leccato il culo per una settimana perché volevi che venissi da te, e poi mi insulti pubblicamente?”. “Gramellini - dice ancora Marco Castoldi a La Zanzara - non so nemmeno chi sia, io leggo Platone e Pasolini. Non so chi sia, non lo leggo. Scrive delle puttanate.
Scrive se stesso con l’accento senza sapere che si scrive senza accento, questo è uno che deve andare a scuola”. Poi insiste sulla musica italiana obbligatoria nelle radio: “Imporre la musica italiana a tutte le radio è una cosa educativa. Come imponi a un essere umano di andare scuola, è una cosa che va a tuo favore. E’ educazione. Bisogna essere nazionalisti, è molto utile, e diventi forte nei rapporti con le major. Ci dobbiamo rafforzare e non dobbiamo succhiare le scelte loro. La sovranità è questa, libero arbitrio”
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